Il Richiamo di Cthulhu
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AMBIENTAZIONE 1920

Il nostro mondo negli anni '20-30: la maggior parte delle storie sono ambientate, comunque, nel New England, la terra natale di Lovecraft. Si tratta d'un'epoca particolare per gli Stati Uniti, un'epoca che va dal boom economico e dalla spensieratezza degli "anni ruggenti" del dopoguerra, al successivo crollo della "Grande Depressione". E' l'era del Proibizionismo, dei traffici illegali di alcool e dei gangsters, che spadroneggiano nelle grandi citta'. Sotto questa realta' storica, si muovono, pero', forze oscure ed ancestrali, creature abissali, terrori senza nome, il cui scopo e' insidiare il primato dell'uomo sul pianeta. Sono i Grandi Antichi, esseri potenti ed alieni che dominavano il mondo in ere remote, e che ora, imprigionati in cripte nascoste, dormono e attendono l'ora in cui le stelle torneranno ad allinearsi e loro potranno tornare per pretendere quanto gli spetta di diritto. Accanto ad essi stanno i loro terribili Signori, gli Dei Esterni, che vegliano sui mondi da abissi oltre le stelle, lo spazio ed il tempo: creature immense e folli, a cui vengono dedicati culti segreti ed innominabili. Sette di fanatici o stregoni senz'anima offrono loro sacrifici di sangue in luoghi nascosti: perdute paludi immerse nel plenilunio, rovine millenarie non del tutto abbandonate, altari sacrileghi o sotterranei umidi d'una brulicante metropoli. Per potere personale o per semplice follia, uomini si inchinano e lanciano al cielo litanie selvagge, scandendo rituali millenari per richiamare alla vita i propri mostruosi padroni. Perche', come disse il folle arabo Al-Azred:

"Non tutto cio' che e' morto giace in eterno, e col passare dei millenni anche la morte puo' morire"

Con queste entità avranno a che fare gli investigatori, armati soltanto del loro coraggio e di qualche, spesso inutile, arma da fuoco. Una morte sospetta, una cripta solitaria, un sentiero perduto nella foresta e' quanto basta ad oltrepassare il confine tra il reale ed il possibile, a scostare quel velo che nessun umano dovrebbe mai oltrepassare: la cortina sottile che separa la razionalita' dall'incubo, la ragione dalla follia! Morte e pazzia, infatti, saranno spesso il destino degli incauti che troppo a lungo si soffermeranno a contemplare cio' che sarebbe meglio non venisse mai rivelato...